domenica 22 ottobre 2017

CUCINA GRECA: "KATAIFI" DOLCE A BASE DI FRUTTA SECCA E MIELE



Tra le portate più diffuse nella cucina greca troviamo gli antipasti, normalmente a base di ingredienti semplici, come olive nere, sottaceti, acciughe, ma anche polpettine di carne e involtini di riso avvolte da foglie di vite. Tra i simboli della tradizione culinaria greca c’è sicuramente la celebre pita, il pane tradizionale, sempre presente sulla tavola e usato soprattutto per servire i piatti principali a base di carne o verdure. Fra le ricette greche più rinomate troviamo la moussaka, un pasticcio a base di carne tritata e melanzane, arricchito con besciamella e formaggio, i souvlaki, i tipici spiedini di carne speziata, l’insalata greca, a base di pomodori, olive e cetrioli, molto diffusa soprattutto nel periodo estivo, lo tzatziki, una salsa preparata con yogurt cremoso, cetrioli e aglio, il tipico gyros, ovvero il kebab allo spiedo, e per concludere i baklava, un dolce molto diffuso nel mondo, formato da numerosi strati di croccante pasta fillo farciti con miele e frutta secca. Senza dimenticare il famoso yogurt cremoso, servito sia come dessert insieme a frutta secca e miele, sia come base di numerose salse. Andiamo alla scoperta dei segreti della cucina greca con le ricette tradizionali proposte su Agrodolce.

Il kataifi è un dolce tipico della pasticceria greca e mediterranea composto da frutta secca e sciroppo di miele che viene racchiuso in una matassa di fili di pasta fillo croccanti, così ingarbugliati che risultano praticamente impossibili da districare. Una volta stesa, la pasta kataifi viene farcita con noci tritate mescolate con uova, zucchero e cannella, e poi arrotolata per dar vita a dei deliziosi involtini dolci cosparsi di burro fuso, cotti in forno, e infine irrorati con uno sciroppo a base di miele. Questo tradizionale dolce greco rappresenta un vero peccato di gola. Anche se è piuttosto insolito ai nostri occhi, vale la pena prepararlo almeno una volta. Per raggiungere un ottimo risultato è consigliabile utilizzare materie prime di qualità, ad iniziare dal burro. Prediligete quello ottenuto da latte di mucca, capace di regalare al dessert un tocco insuperabile. Un altro accorgimento importante è di versare lo sciroppo sul dolce molto lentamente e poco alla volta in modo da favorire un corretto assorbimento. Prima di distribuirlo sugli involtini appena sfornati, fate raffreddare lo sciroppo. La ricetta prevede, infine, un lungo riposo prima dell’assaggio: rispettatelo nonostante il profumo inebriante che pervaderà la cucina. Il kataifi rappresenta uno dei fiori all’occhiello della pasticceria ellenica, in Grecia sono soliti consumarlo anche per Natale. Se amate questa cucina non dimenticate la baklava, anch’essa fatta con pasta fillo, frutta secca e sciroppo.


PREPARAZIONE:

Versate all'interno di un pentolino il miele, l’acqua, lo zucchero, la cannella in polvere e la scorza di limone non trattato (la sola parte gialla). Ponete sulla fiamma e, mantenendola bassa, fate cuocere fino a completo scioglimento dello zucchero. Fate raffreddare completamente lo sciroppo ottenuto.

Nel frattempo tritate le noci abbastanza finemente. In una ciotola, versate le noci, lo zucchero di canna, l'uovo e la cannella. Mescolate per far amalgamare tutti gli ingredienti.

Ponete sul piano di lavoro la pasta kataiki e ricavatene una matassa abbastanza lunga. Farcitela alla base con un cucchiaio di ripieno e iniziate ad arrotolare fino a ottenere un involtino. Continuate fino ad esaurimento degli ingredienti.

Imburrate una teglia da forno e adagiatevi gli involtini, gli uni accanto agli altri.

Fate sciogliere su fiamma bassa il burro e cospargetelo abbondantemente sugli involtini, insistendo sui bordi.

Trasferite la teglia in forno già caldo e fate cuocere il kataifi a 180 °C per circa 30 minuti. Una volta cotto, tiratelo subito fuori dal forno e cospargetelo immediatamente con lo sciroppo ben freddo in maniera omogenea.
Fate riposare 4-5 ore prima di gustare il dolce.

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